LUNEDI' 24 OTTOBRE
h 21:30 - Cineteca
A cura di Europe Direct. Ciclo Gli intrighi del potere
IL DIVO
Di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Giulio Bosetti, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso Italia 2008 110
Paolo Sorrentino torna a fare cinema direttamente politico in Italia. Compie una scelta difficile pur decidendo di colpire un obiettivo facile: Andreotti. Luomo di Stato che è stato definito di volta in volta, la Sfinge, il Gobbo, La Volpe, il Papa nero, Belzebù e, giustappunto, il Divo Giulio si prestava sicuramente a divenire simbolo di una riflessione sui mali del nostro Paese. LAndreotti di Sorrentino è un uomo che ha consacrato tutto se stesso al Potere. Un politico che ha saputo vincere anche quando perdeva. Un essere umano profondamente solo che ha trovato nella moglie lunica persona che ha creduto di poterlo conoscere. La sequenza in cui i due siedono mano nella mano davanti al televisore in cui Renato Zero canta I migliori anni della nostra vita entra di diritto nella storia del cinema italiano. Una vita in cui, come afferma lo stesso Andreotti (interpretato da un Servillo capace di cancellare qualsiasi remota ipotesi di imitazione per dedicarsi invece a uno scavo dellinteriorità del personaggio), è inimmaginabile per chiunque la quantità di Male che bisogna accettare per ottenere il Bene. Thats Life? Forse non necessariamente.
Caffè Letterario °Le Murate
Piazza delle Murate, Firenze
caffeletterario@lemurate.it
(+39) 055 2346872
www.lemurate.it
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Di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Giulio Bosetti, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso Italia 2008 110
Paolo Sorrentino torna a fare cinema direttamente politico in Italia. Compie una scelta difficile pur decidendo di colpire un obiettivo facile: Andreotti. Luomo di Stato che è stato definito di volta in volta, la Sfinge, il Gobbo, La Volpe, il Papa nero, Belzebù e, giustappunto, il Divo Giulio si prestava sicuramente a divenire simbolo di una riflessione sui mali del nostro Paese. LAndreotti di Sorrentino è un uomo che ha consacrato tutto se stesso al Potere. Un politico che ha saputo vincere anche quando perdeva. Un essere umano profondamente solo che ha trovato nella moglie lunica persona che ha creduto di poterlo conoscere. La sequenza in cui i due siedono mano nella mano davanti al televisore in cui Renato Zero canta I migliori anni della nostra vita entra di diritto nella storia del cinema italiano. Una vita in cui, come afferma lo stesso Andreotti (interpretato da un Servillo capace di cancellare qualsiasi remota ipotesi di imitazione per dedicarsi invece a uno scavo dellinteriorità del personaggio), è inimmaginabile per chiunque la quantità di Male che bisogna accettare per ottenere il Bene. Thats Life? Forse non necessariamente.
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