La poesia del lunedì. Nadia Mogini (Perugia, 1947)

Ce dà mòsco sto freddo
l vento ce curre diètro
ce lasca le garógnole
le pescólle èn de vetro.

Spunton bifere ròsee
da le scuffie de lana
e i tu labbri mbrusciàti
scartavétra buriana.

Ciartrovàmo ntól buio
sotto n arco che fischia
i capòtti gelati
ntanto ntórno nevischia.

large;">Nò, stretti, biricchiàti
de bagi ce struffàmo
e, mbucàte nti guanti,
ce se scàldon le mano.

Cià magnato la fiàra
quila sera lontana
de bufa che ballava
l valzzer c(o)la tramontana.

Questo freddo ci morde / il vento ci corre dietro / ci sferza le caviglie / le pozzanghere sono di vetro. // Spuntano nasi rossi / dai berretti di lana / le tue labbra screpolate / smeriglia la buriana. // Ci ritroviamo al buio / sotto un arco che fischia / i cappotti gelati / mentre intorno nevischia. // Noi, stretti, attorcigliati / di baci ci strusciamo / e. infilate nei guanti, / le mani ci scaldiamo. // Mangiati dalla fiamma / quella sera lontana / di neve che ballava / il valzer con la tramontana.

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Da Íssne (Andarsene), Edizioni Cofine, Roma, 2016. L'opera è in dialetto perugino, la “riscrittura” in lingua è dell'autrice.


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