Vico Equense - Se mai li avesse sentiti da lassù, Carlo Fermariello si sarebbe arrabbiato. E pure tanto. Perché a tutto c’é un limite. Non avrebbe certamente gradito il fiume di cavolate e d’ipocrisia riversato in rete da gente che vuole ripartire, ma che in realtà non si è mai mossa... Il ventesimo anniversario della sua scomparsa si sarebbe dovuto onorare solo con il più assoluto silenzio. Personalmente non parteciperò a nessuna commemorazione, domenica 15 gennaio. Molto meglio il silenzio e ricordarlo con questa foto scattata durante un momento della sua campagna elettorale a Sindaco di Vico con Giorgio Napolitano, uno di quei momenti che lui amava tanto, e che chiamava di “letizia”. Invece, com’era facile immaginare, l’anniversario ha dato la stura a tutta una serie di dichiarazioni che, a volerle analizzare con attenzione, suonano pure un po’ irriguardose. Si, irriguardose. A cominciare da “essere alla sua altezza…” “Non sarebbe di certo felice nel vedere alcuni dei suoi animatori essersi persi nella mediocrità...” “Svenduti a giochi piccoli piccoli…” “Si starà rivoltando nella tomba.” ecc. Fermariello esempio di qua e di là, di sopra e di sotto, della bella politica che fu e che oggi non c’è più. Certo che si sarebbe arrabbiato il buon Carlo ad ascoltarli. O forse sarebbe solo rimasto nauseato da questa ennesima pioggia di bla-bla, di luoghi comuni, di impegni e di richiami inconcludenti e sempre smentiti dai fatti. Proclami di pura ipocrisia gridati al cielo, con voce di circostanza, da un personale politico pronto soltanto ad alzare il ditino moralista della diversità. No, non solo non avrebbe plaudito il “Leone Rosso”. Ma si sarebbe pure arrabbiato...
Molto meglio il silenzio…
Friday, 13 January 2017
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