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The Cheese Woman.
Misteriosa e affascinante. Appare e scompare, tra pascoli e monti. Scende all'improvviso, periodicamente ai mercati, con dei formaggi da lacrime che lasciano il segno all'assaggio. Denise, due volte l'anno, come il pascolo. Il grasso non farà mai male se servito con il cuore.
Posto strano Sanremo, dove si produce il vino, i fiori, le zucchine, i pomodori e pure il formaggio d'alpeggio. Alpeggio vista mare 365 giorni l'anno, dall'alto di oltre 1000 metri a picco sul Mediterraneo, ma quella è un'altra storia.
Questa di Nino è un po' diversa, più romantica, distinta. Casa base al Poggio, ma per gran parte dell'anno seguendo le greggi (1000 capi circa) di capre e pecore (non Brigasche in questo caso) al pascolo per l'intero spicchio d'entroterra che raggiunge il confine con la Francia. Centinaia di chilometri, disturbando piacevolmente gli automobilisti frettolosi e allergici al traffico e alla caseina.
I formaggi che ne nascono sono giustamente sempre diversi, simili ma diversi, difficilmente omologabili, perché il pascolo non può essere sempre uguale. In comune hanno tutti un profumo di fiori, di erbe e di latte. Grassi, perché il formaggio (IMHO) più è grasso e più è buono.
Questi sono i formaggi che vorrei trovare nei ristoranti della zona, e non produzioni di chissà dove e di chissà chi e chissà come ...
Denise con Luigi Cremona a Meditaggiasca