Vico Equense - Sensibilizzare alla cultura della donazione degli organi è ‘vita’. E’ una possibilità in più per quei pazienti, malati, in attesa di un trapianto. Durante il convegno “Dona continuità alla vita”, promosso dall’associazione italiana trapianti di fegato, con il sostegno della Città di Vico Equense e dell’Azienda di cura soggiorno e turismo è stato affrontato il tema delicato della donazione degli organi. Tra gli ospiti Paolo Giannattasio, dirigente medico del centro regionale trapianti, Carmela Lauri, presidente dell’associazione italiana trapianti di fegato regione Campania (A.I.T.F.) e Biagio Cilento, componente dell’A.I.T.F. Ha preso parte all’evento, che si è svolto nella sala polifunzionale della Santissima Trinità e Paradiso il Sindaco Andrea Buonocore, il Consigliere regionale Flora Beneduce e il professor Salvatore Ferraro, accademico pontaniano. Il nostro concittadino Biagio Cilento, che ha già sperimentato sulla sua pelle un tipo di trapianto, si batte da alcuni anni con conferenze, dibattiti e pubblicazioni per diffondere in varie città d’Italia la conoscenza di questi problemi. Spesso la stampa ci informa di trapianti effettuati troppo tardi o non realizzati affatto. E’ giusto allora che l’opinione pubblica sia maggiormente informata e che si avvicini a questi temi con maggiore convinzione, eliminando timori del tutto ingiustificati. Attraverso le donazioni in Italia si eseguono ogni anno circa 40 mila trapianti che nel 90% dei casi consentono al paziente un ritorno alla vita normale. La possibilità di indicare sul proprio documento di identità, al momento del rilascio o del rinnovo, se si vuole entrare a far parte del registro dei donatori non implica nessuna spesa per il cittadino, ma può consentire un intervento rapido nell’espianto in caso di decesso del donatore e quindi una maggiore probabilità di salvare una vita
Da Vico Equense appello per donare gli organi: “Dona continuità alla vita”
Saturday, 15 October 2016
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Vico Equense - Sensibilizzare alla cultura della donazione degli organi è ‘vita’. E’ una possibilità in più per quei pazienti, malati, in attesa di un trapianto. Durante il convegno “Dona continuità alla vita”, promosso dall’associazione italiana trapianti di fegato, con il sostegno della Città di Vico Equense e dell’Azienda di cura soggiorno e turismo è stato affrontato il tema delicato della donazione degli organi. Tra gli ospiti Paolo Giannattasio, dirigente medico del centro regionale trapianti, Carmela Lauri, presidente dell’associazione italiana trapianti di fegato regione Campania (A.I.T.F.) e Biagio Cilento, componente dell’A.I.T.F. Ha preso parte all’evento, che si è svolto nella sala polifunzionale della Santissima Trinità e Paradiso il Sindaco Andrea Buonocore, il Consigliere regionale Flora Beneduce e il professor Salvatore Ferraro, accademico pontaniano. Il nostro concittadino Biagio Cilento, che ha già sperimentato sulla sua pelle un tipo di trapianto, si batte da alcuni anni con conferenze, dibattiti e pubblicazioni per diffondere in varie città d’Italia la conoscenza di questi problemi. Spesso la stampa ci informa di trapianti effettuati troppo tardi o non realizzati affatto. E’ giusto allora che l’opinione pubblica sia maggiormente informata e che si avvicini a questi temi con maggiore convinzione, eliminando timori del tutto ingiustificati. Attraverso le donazioni in Italia si eseguono ogni anno circa 40 mila trapianti che nel 90% dei casi consentono al paziente un ritorno alla vita normale. La possibilità di indicare sul proprio documento di identità, al momento del rilascio o del rinnovo, se si vuole entrare a far parte del registro dei donatori non implica nessuna spesa per il cittadino, ma può consentire un intervento rapido nell’espianto in caso di decesso del donatore e quindi una maggiore probabilità di salvare una vita