Nei controlli effettuati lungo l'intero territorio stabiese e di Boscoreale sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di prodotti ittici illegali, non tracciati, scaduti, sottomisura e di provenienza illecita
Fonte: Mauro De Riso da Le Cronache
Castellammare di Stabia - Nel periodo compreso tra il 22 settembre ed il 13 ottobre 2016, la Guardia Costiera di Castellammare di Stabia guidata dal comandante Guglielmo Cassone ed i carabinieri della stazione di Boscoreale agli ordini del maresciallo Massimo Serra hanno espletato numerosi controlli sulla filiera della pesca, anche alla luce delle recenti novità normative introdotte in materia dalla legge 154/2016 che, nel depenalizzare alcuni comportamenti illeciti in materia di pesca, ha inasprito notevolmente le sanzioni amministrative, anche per i pescatori sportivi che commercializzano il pescato o che superano la quantità di 5 kg giornalieri consentiti. In quest'ultimo caso è stato introdotto un criterio di proporzionalità, ovvero la sanzione aumenta in relazione alla quantità di prodotti pescati in eccedenza. In particolare nelle scorse settimane il personale militare ha condotto una complessa operazione finalizzata all'esecuzione dei controlli sull'intera filiera della pesca ed in porticolar modo sul commercio dei molluschi bivalvi, nonché sulle rivendite all'ingrosso e al dettaglio di prodotti freschi e congelati. Nei controlli effettuati lungo l'intero territorio di Castellammare di Stabia e Boscoreale sono stati rinvenuti quantitativi notevoli di prodotti ittici illegali, non tracciati, scaduti, sotto misura e di provenienza illecita, con situazioni che hanno determinato addirittura la configurazione di frodi commerciali con ripercussioni sulla salute umana.
L’operazione ha consentito di verificare l'intera "filiera della pesca marittima", dalle fasi della pesca/prelevamento di tutte le specie ittiche, a quelle della distribuzione/commercializzazione e consumazione, al fine di contrastare e sanzionare, con il dovuto rigore, qualsiasi illecita attività, in particolare a tutela di ignari consumatori. I controlli sono stati eseguiti, a terra e in mare, su tutto il territorio dai militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e dei militari della Stazione Carabinieri di Boscoreale, con un impiego complessivo di 52 uomini e donne, 18 mezzi terrestri e 2 unità aeronavali del corpo delle Capitanerie di porto e dell'arma dei carabinieri. L’operazione in parola ha comportato il deferimento ali autorità giudiziaria di 10 soggetti giuridici, nonché il sequestro di 180 chilo grammi di prodotto inidoneo al consumo alimentare, di 100 kg di datteri di mare, di 900 kg di prodotto ittico non tracciato e di 20 kg di specie protetta sottomisura, per un valore commerciale che ha superato largamente i centomila euro. In particolare la complessa operazione ha visto i militari impegnati nella redazione di arca 20 verbali di sequestro, nel controllo di circa 50 operatori del settore tra quelli adibiti alla pesca del tonno rosso e quelli che utilizzano le cosiddette reti da pesca derivanti, il controllo di circa 30 punti di sbarco di prodotti ittici, nonché la verifica di arca 25 esercizi commerciali in cui sono state rinvenute grandi quantità di prodotti non in regola e la detenzione di attrezzi ed impianti non autorizzati e/o non conformi alla vigente normativa. Durante la predetta operazione, sono stati altresì effettuati diversi sopralluoghi rivolti ad accertare la presenza di eventuali scarichi di immissione non autorizzati, nonché la corretta applicazione della normativa afferente il ciclo dei rifiuti, che ha portato alla redazione di 3 notizie di reato inoltrate all'autorità giudiziaria di Torre Annunziata e all'elevazione di 5 sanzioni amministrative per un totale di quasi 8.000 euro.
Fonte: Mauro De Riso da Le Cronache
Castellammare di Stabia - Nel periodo compreso tra il 22 settembre ed il 13 ottobre 2016, la Guardia Costiera di Castellammare di Stabia guidata dal comandante Guglielmo Cassone ed i carabinieri della stazione di Boscoreale agli ordini del maresciallo Massimo Serra hanno espletato numerosi controlli sulla filiera della pesca, anche alla luce delle recenti novità normative introdotte in materia dalla legge 154/2016 che, nel depenalizzare alcuni comportamenti illeciti in materia di pesca, ha inasprito notevolmente le sanzioni amministrative, anche per i pescatori sportivi che commercializzano il pescato o che superano la quantità di 5 kg giornalieri consentiti. In quest'ultimo caso è stato introdotto un criterio di proporzionalità, ovvero la sanzione aumenta in relazione alla quantità di prodotti pescati in eccedenza. In particolare nelle scorse settimane il personale militare ha condotto una complessa operazione finalizzata all'esecuzione dei controlli sull'intera filiera della pesca ed in porticolar modo sul commercio dei molluschi bivalvi, nonché sulle rivendite all'ingrosso e al dettaglio di prodotti freschi e congelati. Nei controlli effettuati lungo l'intero territorio di Castellammare di Stabia e Boscoreale sono stati rinvenuti quantitativi notevoli di prodotti ittici illegali, non tracciati, scaduti, sotto misura e di provenienza illecita, con situazioni che hanno determinato addirittura la configurazione di frodi commerciali con ripercussioni sulla salute umana.
L’operazione ha consentito di verificare l'intera "filiera della pesca marittima", dalle fasi della pesca/prelevamento di tutte le specie ittiche, a quelle della distribuzione/commercializzazione e consumazione, al fine di contrastare e sanzionare, con il dovuto rigore, qualsiasi illecita attività, in particolare a tutela di ignari consumatori. I controlli sono stati eseguiti, a terra e in mare, su tutto il territorio dai militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e dei militari della Stazione Carabinieri di Boscoreale, con un impiego complessivo di 52 uomini e donne, 18 mezzi terrestri e 2 unità aeronavali del corpo delle Capitanerie di porto e dell'arma dei carabinieri. L’operazione in parola ha comportato il deferimento ali autorità giudiziaria di 10 soggetti giuridici, nonché il sequestro di 180 chilo grammi di prodotto inidoneo al consumo alimentare, di 100 kg di datteri di mare, di 900 kg di prodotto ittico non tracciato e di 20 kg di specie protetta sottomisura, per un valore commerciale che ha superato largamente i centomila euro. In particolare la complessa operazione ha visto i militari impegnati nella redazione di arca 20 verbali di sequestro, nel controllo di circa 50 operatori del settore tra quelli adibiti alla pesca del tonno rosso e quelli che utilizzano le cosiddette reti da pesca derivanti, il controllo di circa 30 punti di sbarco di prodotti ittici, nonché la verifica di arca 25 esercizi commerciali in cui sono state rinvenute grandi quantità di prodotti non in regola e la detenzione di attrezzi ed impianti non autorizzati e/o non conformi alla vigente normativa. Durante la predetta operazione, sono stati altresì effettuati diversi sopralluoghi rivolti ad accertare la presenza di eventuali scarichi di immissione non autorizzati, nonché la corretta applicazione della normativa afferente il ciclo dei rifiuti, che ha portato alla redazione di 3 notizie di reato inoltrate all'autorità giudiziaria di Torre Annunziata e all'elevazione di 5 sanzioni amministrative per un totale di quasi 8.000 euro.