Telespettatore. Una poesia di Óscar Hahn (Cile, 1938)

Eccomi di nuovo
nel mio appartamento di Iowa City

sorbisco il mio piatto di zuppa Campbell
davanti al televisore spento
style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">
lo schermo riflette l'immagine
del cucchiaio che entra nella mia bocca

Sono la pubblicità di me stesso
che non annuncia niente a nessuno.

(da Mal d'amore, 1986) nel sito “Il canto delle Sirene” ( http://ift.tt/2gxPMn2)

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