12 Dicembre - Lyceum Club Internazionale - Rare liriche ebraiche in un concerto di Peri e Nardi per Maria Adelaide Bacherini a Firenze



Il 12 dicembre al Lyceum Club Internazionale concerto in ricordo della fondatrice della rimpianta Sala Musica della Biblioteca Nazionale di Firenze del soprano Giulia Peri e del pianista Gregorio Nardi. Musiche di M. Castelnuovo-Tedesco, J. Simon, P. Haas, G. Orefice, R. Massarani, V. Ullman e anche una d’ispirazione ebraica di M. Ravel. Evento organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.



Un raffinato programma di liriche da camera di raro ascolto di compositori ebrei, fra cui dodici Lieder inediti di James Simon, più una melodia ebraica di Maurice Ravel. E’ il concerto in memoria di Maria Adelaide Bartoli Bacherini, fondatrice e a lungo direttrice della mitica Sala Musica della Biblioteca Nazionale di Firenze, che il soprano Giulia Peri e il pianista Gregorio Nardi terranno lunedì 12 dicembre alle ore 18 a Palazzo Giugni (via Alfani 48), sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze. Un appuntamento a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, organizzato dalla sezione Musica dello storico club femminile presieduta da Eleonora Negri (vicepresidente Irene Weber Froboese) in collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze.

«Grazie alla competenza della paleografa e filologa musicale Maria Adelaide Bartoli Bacherini – spiega Eleonora Negri - fu istituita nel 1966 e poi, a causa dell’alluvione di Firenze, concretamente avviata solo nel 1969, la rimpianta Sala Musica della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, meta di musicologi e studiosi di ogni parte del mondo fino al settembre 2012, quando è stata smantellata e il suo contenuto disperso nelle varie sezioni della Biblioteca. Alla memoria di colei che per 36 anni, fino al 2002, data del pensionamento, ha diretto questa importantissima risorsa per gli studi musicali e musicologici, Giulia Peri e Gregorio Nardi dedicheranno pagine di autori che rivivono in questo concerto anche grazie a lei e alla “sua” Sala Musica, da cui sono state attinte le partiture italiane in programma». Una serata con al centro autori ebrei, alcuni dei quali hanno perso la vita ad Auschwitz, recentemente registrati da Nardi e Peri per Limenmusic: Pavel Haas, Viktor Ullmann, Mario Castelnuovo-Tedesco (del quale il Lyceum di Firenze conserva, per volontà delle eredi, la biblioteca musicale fiorentina), Giacomo Orefice, Renzo Massarani e, appunto, James Simon.

Il concerto è inserito nella rassegna "Macrocosmo e microcosmo: Firenze e il ciclo degli Elementi", sostenuta da Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Giulia Peri ha ricevuto la formazione musicale alla Scuola di Musica di Fiesole. Qui ha studiato canto e violino, è stata allieva di quartetto d’archi di Piero Farulli e Antonello Farulli e ha suonato come spalla dell’Orchestra Galilei in occasione dei corsi di Carlo Maria Giulini.

Nel canto ha esordito come giovanissima solista negli anni Novanta sotto la direzione di Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Daniel Oren presso il Maggio Musicale Fiorentino. Allieva di Stephen Woodbury, ha poi cantato come soprano in contesti di rilievo internazionale, tra cui il Festival di
Ravenna, I Pomeriggi musicali (Milano), Cité de la Musique (Parigi), Concertgebouw (Amsterdam), Unione musicale (Torino), Musikfest Stuttgart, MiTo Settembre Musica, Piccolo Teatro di Milano, Stresa Festival.

Spazia tra generi diversi, dalla musica medievale, rinascimentale e barocca al Novecento. Si dedica con passione alla musica contemporanea. Nel 2014 è stata impegnata per MiTo Settembre Musica insieme a Beat Furrer e all’Orchestra Nazionale della Rai; ha inoltre cantato al Piccolo di Milano nell’opera di Mauro Montalbetti e Marco Baliani Il sogno di una cosa, scritta per il quarantennale della strage di Piazza della Loggia. Negli ultimi anni ha più volte collaborato con l’ensemble “Sentieri selvaggi”, diretto da Carlo Boccadoro; è stata, inoltre, la prima interprete del ruolo di Cordelia nell’opera Oltre la porta, composta e diretta dallo stesso Boccadoro nel 2016, su commissione dello Stresa Festival. A partire dall’idea di un concerto in memoria di Primo Levi nel 2007, ha ideato, insieme a Gregorio Nardi, una serie di programmi liederistici di autori ebrei, che offrono un esteso panorama della cultura musicale ebraica dall’Ottocento, fino alle opere composte nel cuore dei Lager nazisti.

Laureata con lode in Letteratura latina alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha pubblicato un saggio sullo stile narrativo del Satyricon.



Gregorio Nardi ha studiato fino al 1987 con i nonni Rio Nardi e Gregoria Gobbi. Ha seguito i corsi di Thérèse Diette ed è stato l'ultimo allievo di Wilhelm Kempff. Premiato ai concorsi internazionali A. Rubinstein (Tel Aviv 1983) e F. Liszt (Utrecht 1986), ha collaborato con grandi strumentisti (Walter Grimmer, Ilya Grubert, Günter Pichler, Egidius Streiff, Renato Zanettovich) e cantanti (Suzanne Danco, Giulia Peri, Marianne Pousseur, Elena Zaremba, Mark Padmore).

Nel 1990 la rivista inglese “Gramophone” scelse la sua prima registrazione lisztiana tra le migliori dell’anno. Ha inciso per Phoenix altri due dischi di Liszt e, in prima assoluta, brani di Brahms e di Schönberg e tre CD dedicati a inediti di Schumann, riscoperti da Nardi in archivi europei e americani. Dal 2012 registra per Limenmusic una serie di CD/DVD: i grandi capolavori del repertorio classico, accanto a rarità di Della Ciaja, Rutini, Cherubini, Moscheles, Weber, Schuncke, Casamorata.

In più di cinquecento concerti pubblici ha eseguito, tra l’altro, in prima mondiale inediti di Beethoven, Schumann, Brahms, Rott, Busoni, Savinio, la prima versione della Concord Sonata di Ives, i 17 Fragmente di Schönberg, il Concerto di Adolfo Mejia, l'integrale del Song-Book di Gershwin ricostruito dalle testimonianze storiche. Nel 2015 ha ricevuto il Fiorino d’Argento del Premio Firenze per il libro Con Liszt a Firenze, edito da LoGisma. Gregorio Nardi vive e lavora a Firenze nello studio che fu del nonno materno, lo scrittore Piero Bargellini, ora divenuto Casa della Memoria, e che nell'Ottocento era abitazione del compositore Luigi Ferdinando Casamorata.

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