Regolamento per le immersioni al Banco di Santa Croce

Per l’attività di diving e visite guidate, corsia preferenziale per i residenti del territorio 

Vico Equense - Il Consiglio comunale, nei giorni scorsi, ha approvato all’unanimità il regolamento per la fruizione della zona di tutela biologica del Banco di Santa Croce. Un provvedimento atteso da qualche tempo, nato in sinergia con la capitaneria di porto, l’assessorato al demanio e le associazioni del territorio. Lo scopo è di salvaguardare un’area marina di grande interesse naturalistico. “Si tratta – spiega l’Assessore al demanio Angelo Castellano - di un regolamento che incide sull'area demaniale in concessione al Comune di Vico Equense, che coniuga la tutela paesaggistica utilizzando il sito come attrattore turistico da volano per l'indotto economico nel settore della fruizione delle valenze naturalistiche.” La gestione dello specchio di mare sarà esercitata dal Comune di Vico Equense che nominerà un responsabile e una commissione costituita da tre membri i quali avranno il compito di stabilire il numero annuo delle singole immersioni e gestire le autorizzazioni necessarie per consentire tali attività. Previsto, inoltre, per chi vorrà fare escursioni subacquee il pagamento di un diritto di segreteria per l'istruttoria delle pratiche. Vietate, inoltre, le attività di didattica subacquea e
consentite le visite guidate a opera dei centri d’immersione autorizzati solo ad alcune condizioni. Queste, infatti, dovranno essere svolte da professionisti con brevetto, in un numero di sommozzatori non superiore a 6 per ogni istruttore, per un massimo di 12 per ciascuna immersione.
 
In base al regolamento approvato il Comune, si riserva la possibilità, a seguito di un monitoraggio, di stabilire e modificare il numero massimo d’immersioni al giorno e quello delle imbarcazioni presenti. La navigazione dei natanti a supporto dell’attività dei sub è consentita a velocità non superiore a 5 nodi, entro la distanza di 500 metri dalla boa di segnalazione e di ormeggio e, oltre a tale distanza, non oltre i 10 nodi. Per l’attività di diving e visite guidate, corsia di favore per i residenti del territorio. Il Comune, infatti, nel rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di queste attività, potrà avvantaggiare le richieste avanzate da soggetti che risiedono a Vico Equense. Già oggetto di studio da parte del mondo scientifico sin dall’ 800, il Banco di Santa Croce, negli anni 90 fu inserito all’interno del costituendo Parco Marino Punta Campanella addirittura come zona A, al pari dello scoglio del Vervece e di Vetara, in ragione della sua elevata biodiversità e per il suo fondamentale ruolo nell’equilibrio dell’ecosistema circostante. Ma successivamente, per ragioni non note, il Banco fu stralciato dal parco. Nel giugno 1993, su proposta dell’associazione Marevivo, il Ministero della marina Mercantile con apposito decreto decise di istituire la Zona di Tutela Biologica Z.T.B. “Banco di Santa Croce” vietando la pesca sia professionale, sia sportiva in un’area di 300mt di diametro.

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