EN!CARAG – 60 Righe. Consiglio comunale. Accordo per un progetto comune. Foto.
PIETRAPERZIA. Consiglio comunale partecipato con una marea di persona, almeno 300, sul problema dell’accoglienza degli immigrati secondo lo Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Dopo una dialettica serrata che ha visto una vasta partecipazione di presenze locali e provinciali, è prevalsa la proposta del consigliere di opposizione Antonio Viola per predisporre un progetto comune che coinvolga tutte le forze politiche, sociali e religiose; quindi inserire nel tessuto sociale e nella realtà locale i venti immigrati che spetterebbero al paese secondo la distribuzione della prefettura in ossequio alle indicazioni del ministero dell’Interno. Dalla proposta si sono distaccati i due consiglieri del PD, Silvia Romano e Calogero Di gloria, che hanno respinto le indicazione dello Sprar perché li reputano per il momento inopportune a causa dei problemi economici e di ordine pubblico che attanagliano il paese. Il consiglio è stato convocato su determinazione del presidente Rocco Micciche, su richiesta dei cinque consiglieri dell’opposizione Rosa Maria Giusa, Calogero Di Gloria, Vincenzo Calì, Antonio Viola e Silvia Romano.
Gli intervenuti sulle opposte tesi (Accettare o non accettare gli immigrati) sono: Rocco Miccichè, Antonio Bevilacqua, Nunzio Scornavacche, Giovanni Barrile, Angelo Ventura, Giuseppe Rabita, Franco Di Calogero, Giovanni Bevilacqua, Vincenzo Buttiglieri, Antonio Viola, Silvia Romano, Calogero Di Gloria, Filippo Bevilacqua, Eliana Emma, Enza Di Gloria, Fabio Calì, Patrizia Friscira, Laura Corvo.
Presenti la giunta comunale; i consiglieri di maggioranza Vincenzo Buttiglieri, Patrizia Friscira, Salvatore Messina, Filippo Bevilacqua, Michele Giusto, Chiara Stuppia, Lillo Falzone ed il presidente Rocco Miccichè che ha diretto i lavori con impareggiabile bravura; per l’opposizione: Silvia Romano, Antonio Viola, Calogero Di Gloria.
La prospettiva dello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) si gioca tutta sul progetto che si andrà a predisporre. A livello cittadino non sono pochi quelli sono contrari alla presenza degli immigrati perché vi sono grossi problemi occupazionali. Se ci sono molti cittadini che emigrano in cerca di lavoro, ora non possono essere inseriti extracomunitari da inserire nelle forze attive del lavoro.
Giuseppe Carà