Festa a Vico 2016 |
anche avaro e talvolta ostile. La realtà che ci circonda non è solo edonismo gastronomico o quella che, un po’ pomposamente, viene definita arte culinaria. Il cibo ha una cifra universale estranea a tutto ciò e ce ne rendiamo perfettamente conto. A tutti quei giovani che iniziano adesso il loro percorso vogliamo dire che la formula magica è ” Fare bene il proprio mestiere “, che vale per noi, ma evidentemente per tutti, senza risparmiarsi, senza pensare che quel viottolo, quella scorciatoia che passa nel bosco faccia arrivare prima, perchè, invece, nel bosco ci si perde.
L’onda lunga dell’Expo ha funzionato proprio per sottolineare due aspetti fondamentali del rapporto con il cibo: la necessità che una parte maggiore dell’umanità sia sufficientemente alimentata e l’idea primaria che, attraverso, la ristorazione e le coltivazioni, si esprimano culture diverse ma ugualmente nobili. Il contributo che noi cuochi fortunati possiamo dare viaggia in tre direzioni guida e precisamente la lotta agli sprechi, l’aspetto salutare degli alimenti e l’attenzione alle iniziative sociali, come ad esempio , lo sviluppo dei refettori. Tutto ciò premesso, non dimentichiamo che Festa a Vico è un incontro, solo apparentemente disordinato e caotico, ma gioioso, allegro e scanzonato, come deve necessariamente essere una parte non secondaria della nostra vita.”
L’onda lunga dell’Expo ha funzionato proprio per sottolineare due aspetti fondamentali del rapporto con il cibo: la necessità che una parte maggiore dell’umanità sia sufficientemente alimentata e l’idea primaria che, attraverso, la ristorazione e le coltivazioni, si esprimano culture diverse ma ugualmente nobili. Il contributo che noi cuochi fortunati possiamo dare viaggia in tre direzioni guida e precisamente la lotta agli sprechi, l’aspetto salutare degli alimenti e l’attenzione alle iniziative sociali, come ad esempio , lo sviluppo dei refettori. Tutto ciò premesso, non dimentichiamo che Festa a Vico è un incontro, solo apparentemente disordinato e caotico, ma gioioso, allegro e scanzonato, come deve necessariamente essere una parte non secondaria della nostra vita.”