Giuseppe Tito |
Sono partite le grandi manovre. Da Castellammare all'area dei Monti Lattari, passando per la penisola sorrentina. Un modo per fermare lo strapotere dei consiglieri comunali di Napoli, con un peso specifico molto maggiore rispetto ai colleghi della provincia. La prossima è la settimana clou per le elezioni del consiglio Metropolitano, alla vigilia della presentazione delle liste prevista per i giorni 18 e 19 settembre. A Castellammare il sindaco Toni Pannullo, in carica da giugno, non ha velleità di elezione e appoggerà Ciro Bonajuto, sindaco di Ercolano, il Renzi campano che studia da leader regionale del Pd. Oltre ad essere sponsor di Pannullo è anche un amico d'infanzia. Su Bonajuto dovrebbero convergere anche i fedelissimi di Gennaro Migliore, un chiaro ordine di scuderia proveniente da Roma. Castellammare quindi, almeno per quanto riguarda il Pd, non avrà rappresentatività. Soprattutto perché l'ala di Mario Casillo punterà tutto su Luca Mascolo, sindaco di Agerola rieletto con una maggioranza bulgara, già capogruppo del Pd del consiglio metropolitano. C'è molto fermento sui Monti Lattari in questo senso. Anche il primo cittadino di Casola, Mimmo Peccerillo, sembra vicinissimo alla candidatura anche se non è ancora chiaro su quale sponda. Sul fronte centrodestra si punterà molto sulla provincia. In particolare su Santa Maria la Carità, dove Pentangelo e i suoi hanno ormai deciso di giocarsi la carta Franco Cascone, sindaco per dieci anni nel comune sammaritano e ora vicesindaco di Giosuè D'Amora. In penisola sorrentina sarà Giuseppe Tito a rappresentare il Pd. Il sindaco di Meta è uno dei quasi certi candidati al consiglio metropolitano in quota Enza Amato. Del resto Tito è l'uomo simbolo del Pd da Vico Equense a Massa Lubrense. Il primo cittadino metese ha ricevuto dalla segreteria regionale dem anche il mandato di trattare l'ingresso di Andrea Buonocore, sindaco di Vico Equense, nel Partito Democratico. Oltre a sponsorizzare l'adesione di Mario Gargiulo, assessore agli eventi del Comune di Sorrento. (Fonte: Daniele Di Martino da Metropolis)