Il Gruppo Officina Democratica scrive a Renzi e ai vertici regionali del partito
Castellammare di Stabia - Un'assemblea nella sede del Pd "a lume di candela". È la provocazione del gruppo di Officina democratica che è intervenuto sulla questione del distacco della corrente elettrica per la sede del Pd stabiese al corso Vittorio Emanuele. I mèmbri di Officina democratica lo hanno fatto inviando una lettera ai vertici del partito a cui si chiedono lumi anche sui continui rinvii del congresso cittadino che doveva svolgersi in questo mese di settembre. La missiva è stata indirizzata al segretario nazionale Pd Matteo Renzi, al segretario Pd della regione Campania Assunta Tartaglione, al presidente dei Garanti Pd della Regione Campania Donato Liguori, al segretario della città metropolitana di Napoli Venanzio Carpentieri e al facilitatore del circolo Pd di Castellammare di Stabia Gennaro Migliore. "Carissimi, la situazione in cui versa il Partito Democratico del circolo di Castellammare di Stabia è drammatica e necessita di un intervento immediato da parte dei gruppi dirigenti sovracomunali - si legge nella lettera -. In queste ore apprendiamo con sdegno, anche attraverso gli organi di informazione locale, la notizia del distacco dell'erogazione dell'energia elettrica per morosità alla nostra sede, evento questo che va ad aggiungersi ai mancati pagamenti del canone di locazione alla Fondazione dei D.S. di Napoli proprietaria dell'immobile che occupiamo.
In più di un'occasione abbiamo ribadito la necessità di prendere in considerazione anche gli aspetti organizzativi per evitare che si giungesse ad un epilogo indecoroso che, oltre a minare gravemente la credibilità del partito locale, disonora una comunità che ha radici in una storia "antica" e autorevole. È da più di un anno che aspettiamo che il gruppo dirigente provinciale indica il congresso cittadino, il procrastinarsi di tale situazione è divenuta inaccettabile. Credevamo che alle parole e alle buone intenzioni seguissero i fatti, così non è stato. Noi crediamo che sia necessario, ora più che mai, ricostruire una grande comunità di uomini e di donne da mettere a servizio del nostro partito e della nostra città, con l'orgoglio di una grande storia collettiva, con la determinazione di una classe dirigente giovane, umile, esperta e preparata. Per queste ragioni invitiamo i militanti, gli iscritti, i simpatizzanti e gli elettori all'assemblea autoconvocata che terremo mercoledì 5 ottobre alle ore 19.00 presso la nostra sede in corso Vittorio Emanuele, 57. Non lasciamo la nostra sede al buio". (Fonte: BJEMO da Il Roma)
Castellammare di Stabia - Un'assemblea nella sede del Pd "a lume di candela". È la provocazione del gruppo di Officina democratica che è intervenuto sulla questione del distacco della corrente elettrica per la sede del Pd stabiese al corso Vittorio Emanuele. I mèmbri di Officina democratica lo hanno fatto inviando una lettera ai vertici del partito a cui si chiedono lumi anche sui continui rinvii del congresso cittadino che doveva svolgersi in questo mese di settembre. La missiva è stata indirizzata al segretario nazionale Pd Matteo Renzi, al segretario Pd della regione Campania Assunta Tartaglione, al presidente dei Garanti Pd della Regione Campania Donato Liguori, al segretario della città metropolitana di Napoli Venanzio Carpentieri e al facilitatore del circolo Pd di Castellammare di Stabia Gennaro Migliore. "Carissimi, la situazione in cui versa il Partito Democratico del circolo di Castellammare di Stabia è drammatica e necessita di un intervento immediato da parte dei gruppi dirigenti sovracomunali - si legge nella lettera -. In queste ore apprendiamo con sdegno, anche attraverso gli organi di informazione locale, la notizia del distacco dell'erogazione dell'energia elettrica per morosità alla nostra sede, evento questo che va ad aggiungersi ai mancati pagamenti del canone di locazione alla Fondazione dei D.S. di Napoli proprietaria dell'immobile che occupiamo.
In più di un'occasione abbiamo ribadito la necessità di prendere in considerazione anche gli aspetti organizzativi per evitare che si giungesse ad un epilogo indecoroso che, oltre a minare gravemente la credibilità del partito locale, disonora una comunità che ha radici in una storia "antica" e autorevole. È da più di un anno che aspettiamo che il gruppo dirigente provinciale indica il congresso cittadino, il procrastinarsi di tale situazione è divenuta inaccettabile. Credevamo che alle parole e alle buone intenzioni seguissero i fatti, così non è stato. Noi crediamo che sia necessario, ora più che mai, ricostruire una grande comunità di uomini e di donne da mettere a servizio del nostro partito e della nostra città, con l'orgoglio di una grande storia collettiva, con la determinazione di una classe dirigente giovane, umile, esperta e preparata. Per queste ragioni invitiamo i militanti, gli iscritti, i simpatizzanti e gli elettori all'assemblea autoconvocata che terremo mercoledì 5 ottobre alle ore 19.00 presso la nostra sede in corso Vittorio Emanuele, 57. Non lasciamo la nostra sede al buio". (Fonte: BJEMO da Il Roma)