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Foto di Rosario Criscuolo |
Meta - Con una solenne cerimonia religiosa svoltasi nella monumentale Basilica Pontificia, è stata intronizzata solennemente la statua lignea raffigurante Santa Maria del Lauro. Questa solenne liturgia, da inizio alla cosi detta “dodecina” che porta alla festa vera e propria della Vergine il prossimo 12 settembre. E’ stata una cerimonia molto semplice nella sua ritualità religiosa, ma molto forte nel suo svolgimento. Infatti dopo che il Simulacro di Maria è stato preparato, è stato portato in processione attraverso la navata laterale della Basilica, uscito dalla porta laterale ed una volta attraversata la Piazza antistante il Sacro tempio, gremita anch’essa di gente in attesa, ha fatto il suo ingresso attraverso la porta principale. I fedeli di Meta che attendono l’immagine di Maria come i figli attendono la madre, erano tutti muniti di rami di alloro che al passaggio della Venerata Immagine hanno compiuto il tradizionale rito dello “Struscio” ossia strisciare i rami di alloro sulla statua. Al suo passaggio fra i fedeli, Maria ha fatto sgorgare qualche lacrima dagli occhi specialmente delle persone un po più anziane ma che sicuramente Lei nel suo cuore di Madre ha saputo asciugare nella maniera più dolce. Il solenne rito di intronizzazione, è stato Presieduto da S.E. Rev.ma Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo della diocesi di Spoleto/Norcia in Umbria, che guida dall’ 11 ottobre 2009 è il 116° Vescovo di Spoleto. Durante la sua omelia, Mons. Boccardo, ha sottolineato prendendo spunto dall’aver letto la storia della Vergine del Lauro, lo ha particolarmente colpito una scena, quella del ritrovamento della Vergine. Di fatti continua Mons. Boccardo, la madonna si fa trovare in una scena campestre, dove ci sta una gallina con i sui pulcini. L’Arcivescovo di Spoleto quindi ha paragonato l’apprensione che ha una gallina verso i sui pulcini difendendoli e curandoli su ogni cosa, come Maria lo dicesse al popolo di Meta tranquilli che vi guido e vi proteggo io.
Nell’ andare avanti nella sua omelia il presule umbro, ha paragonato ancora la visita di Maria alla cugina Elisabetta, come alla prima processione della storia del Cristianesimo, in quanto la Vergine Santa, recava con se il Figlio di Dio Gesù Cristo. Ancora Mons. Boccardo ha voluto sottolineare come il breve tragitto compiuto per intronizzare la Statua di Maria uscendo dalla Basilica e poi rientrandovi dalla Porta Principale e come l’arrivo in una casa di una persona cara ed attesa alla quale si fa festa e il popolo di Meta oggi è in festa per la venuta di Maria, la quale come si usa quando si va a trovare degli amici cari anch’essa porta un dono e come a sottolineato Mons. Boccardo Lei ci porta il dono più prezioso il suo Figlio Unigenito. Domani, il cammino verso il 12 settembre continua con una Solenne Fiaccolata di preghiera presieduta dall’Arcivescovo diocesano di Sorrento/Castellammare di Stabia Mons. Francesco Alfano che unitamente a Mons. Renato Boccardo, accompagneranno Maria Stella del Mare, nel suo tempietto posto alla sommità delle spiagge a guardia dei flutti marini affinché chi vive e lavora sul mare possa trovare in Lei “il porto comune nel continuo naufragio della vita“, come ebbe a scrivere qualche tempo fa il Beato Bartolo Longo nel comporre la supplica alla Madonna del Rosario di Pompei.
(Fonte: Cri.ro da il Gazzettino Sorrentino)